Nel bosco che io amo, ho visto un rospo che saltava
veloce, era color terra bruciata, era inseguito a breve
distanza da una biscia lunga e sottile e grigia, che a tratti
si fermava e si alzava dritta come un periscopio quando
perdeva di vista la preda. Ero incantato, provavo uno
stupore felice, accettato. Ho atteso ancora, paziente, e
tra le fronde ho incontrato la luna, la volevo mangiare, sì
la volevo mangiare! Un bianco allocco che stava sul ramo
del corniòlo mi aiutò a capire che la notte è l'amante
della
luna, e si poteva incazzare, mi poteva inghiottire, farmi
perdere in un anfratto, o farmi sbranare. lo allora uscii
lentamente all'aperto, al chiarore sul prato, e, come un
adolescente per darmi un contegno mi misi a correre e a
tentare di prendere le falene di scatto, ma, dolcemente tra
le dita.
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