Lui, è
sempre in amore e insegue una
stella che si era fermata sul suo cielo
e che gli dava un grande chiarore.
Il suo volto, come il corpo, era
ancora tutto
bianco e contratto ed il sesso
rosso ardente e spaventato dalla cometa
che ha visto cadere e andare lontana, lontana.
Corre e la insegue tra le siepi del biancospino
e nella macchia di acace in fiore come un lupo
e ringhia e si lagna, come un lupocavallo e
scalpita e suda e lascia tracce di sangue e
di bava sulle foglie dei noccioli e sul
sottobosco che di recente è
esploso tutto di
un magico biancore;
spaventa gli uccelli che dormono sui rami
notturni
ed il cielo diventa viola giallo nero e tuona e
spara dei fulmini che bucano i monti ed
entrano
nella terra che ora è
calda e dove lui sopra
per un attimo si riposa e insieme respirano
tutta la fatica ed il tormento; ed ancora
sogna ed agogna il chiarore della stella
che è andata
a finire lontana lontana in un cielo che
è diverso dal suo.
25 aprile 1992
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