Sei nata nella foresta e sei ancora
impregnata da quegli odori scuri e
morbidi, selvatici, lenti, sinuosi, aromatici. Voglio
prendere i raggi di sole e metterli nelle mie tasche e
buttarli fuori quando piove per farti felice. E nell'attesa di
rivederti, ti prego, curva il tuo corpo alto e flessuoso che
diventa un elegante forte arco e lanciami i tuoi dardi
perché io possa nutrirmi ed essere sempre vivo del tuo
amore.
24 maggio 1992
|