Hai il sentore di una mulìebre mano che mi accarezza
il
corpo pacificandolo. A ondate vieni aggressivo
spostandomi poi ti quieti come quando cala la sera col
dolce capire nulla. Ti sento, ti vedo entrare tra i rami e
l'erba roteare nel cielo, sei dolce, mi dai ebbrezza,
sento il tuo profumo, profumo di tutto. Mandi
messaggi, segni turbinosi ed affascinanti, firmati in un
cielo nero e giallo. Accarezzi il corpo di una donna nei
prati dell'amore, capriole amare e felici, e ancora
scomponi il cielo in vortici da far cavalcare i monti
come arieti.
1983
|