Per la prima volta
il pittore vicentino Girolamo Dalla Guarda ha esposto nella Germania Federale.
Dalla Guarda non fa opere comode e superficiali ma dipinge figure e teste
nel regno delle favole e dei miti, dei sogni e delle fantasie: maschere
e smorfie grottesche, bestie irreali e comparabili a sembianze umane, che
si svegliano e vivono nella notte.
Quadri pieni di ossessione. Dalla Guarda parla di una pittura che viene
dal di dentro, dalla psiche.
Negli occhi spalancati delle figure dei suoi quadri l’artista fa capire
la paura della gente oppressa, la tristezza, la disperazione e l’isolamento.
“Il Giornale di Vicenza” del 01/05/1981 di G.P.P. |